Mittente Tasso Torquato Destinatario Tolomei Lelio
Data 2/10/1582 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Ospedale di Sant'Anna (Ferrara) Luogo di arrivo Siena
Incipit La famiglia de' Tolomei era prima non sol conosciuta
Contenuto e note Torquato Tasso scrive a Lelio Tolomei di conoscere la sua eccellente famiglia già per l'amicizia di monsignor Claudio [Tolomei] con il padre [Bernardo Tasso], testimoniata dal sonetto inedito di Claudio per Bernardo, di cui Tasso risporta i primi tre versi. Afferma che ora la stima nutrita per Lelio aumenta quella per l'intera famiglia, e Maurizio Cataneo ne è sincero testimone. Considerando relativamente eccessive le lodi rivoltegli da Lelio in un suo sonetto e lettera, spera che il suo nome [con riferimento al dedicatario del 'De amicitia' di Cicerone] sia di buon augurio per la loro amicizia, e spera di essere all'altezza della stima rivoltagli. Afferma di rispondere al suo componimento con un sonetto ['Rime', n. 831, 'Ergo talora a chi me 'l diè l'ingegno'] che ben esprime il proprio affetto e desiderio di condividere gli studi. Tasso ringrazia Lelio per aver letto un suo sonetto nell'Accademia dei Filomati, e ne loda l'interpretazione fatta, sebbene si discosti dall'idea originaria. Rinnovando la devozione per il monsignore di Rodi [Ascanio Piccolomini, arcivescovo di Rodi] e ricordando l'amicizia nata con lui a Roma, accoglie felicemente i suoi saluti. [La stampa Muratori (Lettere Inedite di Torquato Tasso raccolte dal signor Lodovico Antonio Muratori, in Delle Opere di Torquato Tasso con le Controversie sopra la Gerusalemme Liberata, Venezia, Stefano Monti e N. N. Compagno, 1739, vol. X) reca una lezione differente, che in alcuni luoghi sopperisce a quanto mancante nella stampa capurriana (Lettere di Torquato Tasso, tomo V, Pisa, Niccolò Capurro, 1825-27). Il Ms. MAB 34 conserva una lezione simile alla capurriana, difettiva del periodo da "che forse non è ora" a "mio sonetto"].
Fonte o bibliografia Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Ms. MAB 34 c. 468v. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 218, II, pp. 215-216.
Compilatore Elisabetta Olivadese
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