Mittente Ceva Tommaso Destinatario Magliabechi Antonio
Data 16/12/1698 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Milano Luogo di arrivo [Firenze]
Incipit Il Padre Pastorini mi scrive haver havuto l'honore
Contenuto e note [Giovan Battista] Pastorini si rammarica di essere stato poco tempo a Firenze in compagnia del Magliabechi, dovendo starsene confinato in riviera [Genova]. Ceva afferma di essersi riconciliato con le Muse e di aver ripreso la cetra, in occasione di alcuni giorni trascorsi "in Genova in una villa alle spiagge del mare". Tra i componimenti stilati, ne ha un paio diretti al Magliabechi, cioè una "epistola" e una "bizzarria". Elogia l'erudizione del Magliabechi, pensando alla carenza intellettuale degli italiani a confronto degli "Oltremontani", i quali "si son fatti così dotti ed eruditi". Pensa di mandare alle stampe tutti i suoi nuovi componimenti l'estate prossima ['Sylvae', Milano, Malatesta, 1699], ristampando lo 'Iesus puer' [Milano, Malatesta, 1699], "migliorato o, per dir meglio, ritoccato in alcuni luoghi". Al contempo licenzierà "un trattatello di alcune cose nuove in materia di geometria, accioché la matematica non vada in collera" ['Opuscola mathematica', Milano, Malatesta, 1699].
Fonte o bibliografia Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, ms. Magl. VIII 620, num. 30
Compilatore Riga Pietro Giulio
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