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Mittente |
Ceva Tommaso |
Destinatario |
Magliabechi Antonio |
Data |
3/5/1697 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Milano |
Luogo di arrivo |
[Firenze] |
Incipit |
Sono più di cent'anni che non parlo |
Contenuto e note |
Con l'occasione dell'arrivo a Milano di Padre [Carlo] Rossi, Ceva ha deciso di interrompere il proprio silenzio e scrivere una lettera a Magliabechi. Rossi si augura di poter conoscere al più presto Magliabechi. Ceva comunica che [Antonio] Perini è stato in pericolo di vita a causa di una "febbre maligna". Sono giunte buone notizie su [Daniel] Papebroch (Papenbroeck) dai "Padri spagnuoli ritornati da Roma e passati per qua verso la Spagna". [cfr. lettera del 18.7.1696, riguardante la condanna delle opere di Papenbroeck da parte dell'Inquisizione spagnola]. In Spagna, a sostegno del suddetto Papenbroeck, sono usciti alcuni "libri incomparabili"; questo l'elenco: "Il collirio; il contrapunto in falsetto alla voce della verità; una risposta sotto nome d'un canonico di Perpignano; il primato della Vergine nel far voto di castità". Informa poi che "doveva altresì uscire una compitissima risposta a tutte le accuse fatte dagli avversari, composta dall'autore del celebre memoriale che è il Padre Xaramiglio, ma non ha potuto impetrar la licenza" [si tratta da Antonio Matías Xaramillo, autore del 'Memorial al rey nuestro señor, por la provincia de la Compañia de Jesus de las islas Filipinas, en satisfaction de varios escritos, y violentos hechos', Madrid, 1689]. Non si ricorda quale opera del fratello [Giovanni Benedetto Ceva] Magliabechi gli avesse richiesto. Saluti a Magliabechi da parte di [Brandaligio] Venerosi, [Giovan Battista] Pastorini e [Francesco Maria] Cardano. |
Fonte o bibliografia |
Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, ms. Magl. VIII 620, num. 28 |
Compilatore |
Riga Pietro Giulio |
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