Mittente Benamati Guidubaldo Destinatario Aprosio Angelico
Data 4/7/1632 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Parma Luogo di arrivo Siena
Incipit La lettera di Vostra Paternità io l'hebbi già, e pensai di rispondere
Contenuto e note Benamati pensava di scrivere all’Aprosio mandandogli copia di due sue lettere, una a [Giulio?] Maffetti, una a Giacomo Scaglia, scritte per difendersi dalle falsità nei suoi confronti che lo Stigliani ha messo in bocca al Marino interpolando lettere scritte da quest’ultimo al Benamati. Ma non ha avuto tempo di fare quella copia, anche perché, dopo aver letto nelle ‘Considerazioni di Messer Fagiano’ (Nicola Villani, 1631) una stroncatura (della ‘Salmace’) di Girolamo Preti e, di contro, una lode di Antonio Bruni, ha avuto altro da fare: e cioè buttar giù una difesa dell’uno, il Preti, e una critica alla prima delle ‘Epistole heroiche’ dell’altro, il Bruni. Ora di questo suo scritto deve fare copia per le stampe, e così di quelle altre due accennate lettere, “lunghette”. Saluta l'Aprosio insieme al padre Gabriello Foschi.
Fonte o bibliografia M. Slawinski, Gli affanni della letteratura nella corrispondenza di Guidubaldo Benamati ad Angelico Aprosio (1629-1652), “Aprosiana”, Nuova Serie, anno X, 2002, pp. 37-38 (lettera V)
Compilatore Giulietti Renato
Torna all’elenco dei risultati