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Mittente |
Michiele Pietro |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
8/5/1649 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Lodato Iddio, che non ho errato con l'inviare |
Contenuto e note |
Michiele ringrazia Dio di non aver sbagliato a inviare una propria lettera a [Francesco Maria] Gigante diretta all'Aprosio, dal momento che Gigante gli ha scritto di aver incontrato l'Aprosio. La lettera di Aprosio fu spedita a Padova. Michiele si rammarica del fatto che nessuno gli abbia dato informazioni circa la stampa della 'Talpa [plagiaria'; inedita, trasmessa dal ms. Genova, Biblioteca Universitaria, E.II.32; cfr. lettera del 9.1.1648], ma si dichiara pronto a servire l'Aprosio. Il Signor [Guido] Lagenino (Lagenini) desidera una "fede della morte di suo fratello", come si evince dal memoriale allegato alla presente missiva; spera che Aprosio possa intervenire nella vicenda, e riferisce che se occorrerà denaro glielo invierà. Michiele ha fatto scrivere all'ambasciatore veneto per il figlio del suddetto defunto, di nome Giuliano, ma confida maggiormente nell'intermediazione dell'Aprosio. Si scusa per la richiesta di tanti favori e si dice disponibile a servire il corrispondente. Appena sarà tornato a Genova, Aprosio riceverà dal Michiele "qualche foglio del Guidone" ['Del Guidon Selvaggio', Venezia, Fascina, 1649]. In attesa di nuove lettere e "qualche comandamento", Michiele saluta l'Aprosio. |
Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.V.21 |
Compilatore |
Riga Pietro Giulio |
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