Mittente Michiele Pietro Destinatario Aprosio Angelico
Data 3/10/1648 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo [Genova]
Incipit E che non possono le orationi del Padre Vintimiglia
Contenuto e note Temendo di perdere la libertà "lontano dalla patria e fra turchi", Michiele ha rinunciato alla carica [di podestà] di Budua [città del Montenegro, dominio della Repubblica di Venezia tra il 1442 e il 1797], ottenendo quella di Torcello, Mazzorbo e Burano [cfr. lettera del 24.10.1648]. Rammenta la buona condizione del francescano [Felice] Ciatti. Prega Aprosio di non inviargli "lettere per morti", visto che il padre [Giorgio] Pino è "in gloria" e la lettera a lui indirizzata non saprebbe a chi recapitarla. Lo prega di inviargli una copia dell''Amedeide' di [Gabriello] Chiabrera, dal momento che "costà" fu stampata [Genova, Pavoni, 1620]; lo avvisa, infine, che la settimana ventura verranno stampate tutte e tre le parti della 'Benda di Cupido' [Venezia, Guerigli, 1648], che conta perciò di inviargli.
Fonte o bibliografia Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.V.21
Compilatore Riga Pietro Giulio
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