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Mittente |
Michiele Pietro |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
5/9/1648 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Applicato tutto tutto a procurar di liberarmi |
Contenuto e note |
L'attività che impegna Michiele per rifiutare, "senza pagarne pena", la carica [di podestà] a Budua [cfr. lettera del 20 giugno 1648], e domandarne di conseguenza un'altra, "più vicina alla patria", non gli consente di scrivere o applicarsi in diverse attività. [Paolo] Gueriglio (Guerigli) non intende stampare le 'ode' di Michiele se non allegate alla ristampa della 'Benda di Cupido [aggiuntovi la terza parte e le ode', Venezia, Guerigli, 1648], la quale non si sa quando sarà finita di essere stampata; infatti, se della prima parte dell'opera manca solo il "foglio" del frontespizio, la terza deve ancora essere impressa; perciò Michiele teme di perdere "la pazienza e l'amicizia dello stampatore". Michiele invita Aprosio a mettersi d'accordo con alcuni "virtuosi genovesi" per la raccolta, allestita da un suo amico [Maiolino Bisaccioni], di '[Cento] Novelle amorose [dei Signori Accademici Incogniti', Venezia, Guerigli, 1651]. Michiele non ha incontrato Padre [Girolamo] Brusoni, il quale si trova da alcuni giorni nella "Certosa di Venetia" [si tratta dell'Isola della Certosa]; appena possibile lo saluterà a nome dell'Aprosio. |
Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.V.21 |
Compilatore |
Riga Pietro Giulio |
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