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Mittente |
Michiele Pietro |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
13/6/1648 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Il Padre Pino mi ha consignato l'aggiunta |
Contenuto e note |
Padre [Giorgio] Pino gli ha consegnato la missiva aggiunta alla presente. Non intende placare [l'ira] di [Giovan Francesco] Loredano, "non ritrovandolo più che molto inasprito". Lamenta l'assenza [a Venezia] di novità "in materia di belle lettere"; con allusione agli odierni "tempi di guerra", cita due versi del Marino: "che le penne pacifiche e le carte / con haste e spade conversar non sanno" ['Adone', IX, 87 4-5]. Michiele vorrebbe essere più giovane, non avere moglie e figli, per mutare la penna in spada, così da acquistare altra gloria rispetto a quella poetica. Riferirà a [Benedetto] Mariotti ciò che Aprosio gli ha accennato. |
Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.V.21 |
Compilatore |
Riga Pietro Giulio |
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