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Mittente |
Minozzi Pier Francesco |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
16/9/1635 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Monte San Savino |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
La settimana passata non ricevei lettere della Paternità Vostra Molto Reverenda |
Contenuto e note |
Minozzi ha ricevuto dall'Aprosio due lettere: una con un sonetto del padre [Tomaso] Gaieta [probabilmente per il libro nuovo del Minozzi da stamparsi], l'altra con le odi del sig. Giustiniano [Pier Giuseppe Giustiniani, Ode toscane dell'Intirizzito Accademico Addormentato, Genova, Pavoni, 1628]. Di quest'ultimo letterato - per il quale pensa di fare un sonetto al fine d'ottenerne "l'altro volume" [forse le Odi encomiastiche e morali, Genova, Pavoni, 1635] - Minozzi definisce lo stile veramente bizzarro, ma puntualizza che "bene spesso è noioso, ardito infelicemente e talhora con poco honore s'abbassa". E dunque le canzoni del Testi primeggiano ancora fra quelle scritte "in quello stile". Il sonetto del padre Gaieta (per il quale scrive delle correzioni) è giudicato dal Minozzi di nessun valore ed inferiore a quello (cui ha già risposto) del sig. Bogliani [Francesco Bogliano]. In vista dell'eventuale pubblicazione di una Centuria di sue lettere, Minozzi pensa di attenuarne alcune piuttosto mordaci e sollecita l'Aprosio a farsi mandare dal padre reggente [agostiniano] di Siena [Gabriello Foschi] quelle che ha ricevuto dal Minozzi stesso. Il padre reggente ha pure risposto alle lettere che un tale - dal Minozzi chiamato 'Veratrario' [forse Nicolò Schiattino, Giudicio in tre lettere sopra il titolo dell'Apologia di Sapricio Saprici in difesa dell'Adone del Cavaglier Marino contro l'Occhiale del Cavalier Stigliani]- ha scritto in merito alla scelta del titolo 'Sferza poetica' oppure 'Veratro' da darsi a un'opera dell'Aprosio. Tale scritto del padre reggente il Minozzi chiede di poter leggere e, quando risponderà ad esso, è certissimo che convincerà senz'altro l'Aprosio ad usare il titolo 'Sferza'. Ora, intanto, il Minozzi è occupato nel rispondere ad un'opposizione fattagli dai suoi letterati ed amici fiorentini (fra cui Francesco Rovai e Ferrante Capponi) i quali gli contestano che nel suo epitalamio egli ha inserito anche un cenno alla morte del proprio padre "non s'accordando bene insieme i talami ed i tumoli". Al Minozzi sembra che o [Udeno] Nisieli [ovvero Benedetto Fioretti] o gli apologisti di [Giovan Battista] Marino "discorrano di una simile opposizione". Manda saluti ad [Anton Giulio] Brignole [Sale], a [Luca] Assarino, a [Vincenzo] Renieri e al Bogliani i cui libri non gli sono ancora pervenuti. |
Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Universitaria di Genova, ms. E.VI.3, Minozzi Pier Francesco |
Compilatore |
Giulietti Renato |
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