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Mittente |
Minozzi Pier Francesco |
Destinatario |
[Aprosio] [Angelico] |
Data |
19/8/1635 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Monte San Savino |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Ho mandato al padre nostro reggente, acciò mandi a lei |
Contenuto e note |
Minozzi ha mandato al padre reggente [di Siena, Gabriello Foschi] tre epigrammi, uno suo e due, in risposta ad esso, di Niccolò Aggiunti. Di quest'ultimo tesse un piccolo elogio, dicendone pure che si è rappacificato, dopo un contrasto durato tre anni, con il sig. Paganino [Gaudenzio] che ora lo loda nella sua 'Accademia Disunita' [Pisa, Tanagli, 1635]. L'Aggiunti poi ha fatto un discorso 'De libertate philosophandi' "il quale darà da dire a tutta Europa". Per la stampa del proprio libro [di rime], Minozzi continuerà a mandare all'Aprosio altro materiale, e soggiunge di star aspettando da lui una lettera, cioè quella scritta dal padre reggente in risposta alle argomentazioni di un critico maledico [circa i titoli 'Veratro' o 'Sferza poetica' prospettati per un libro aprosiano]: tale lettera è stata inviata dal padre reggente all'Aprosio. Per il titolo 'Sferza poetica' propende apertamente Minozzi, che cerca di convincere l'Aprosio ad abbandonare il titolo 'Veratro'. Manda i propri saluti al marchese Anton Giulio [Brignole Sale]. |
Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.VI.3, Minozzi Pier Francesco |
Compilatore |
Giulietti Renato |
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