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Mittente |
Bonomi Giovanni Francesco |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
12/3/1674 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Bologna |
Luogo di arrivo |
Ventimiglia |
Incipit |
Nel mio ritorno alla patria ritrovo una benignissima |
Contenuto e note |
Ritornando in patria [Bologna], Bonomi ha trovato lettere dell'Aprosio. Gli comunica che quando stamperà la seconda parte della 'Biblioteca aprosiana' [la prima parte fu stampata a Bologna, Manolessi, 1673], potrà notare la differenza tra la prima e la seconda impressione [com'è noto, la seconda parte non verrà pubblicata ed è oggi conservata manoscritta a Genova, Biblioteca Durazzo, parte II, lettere D-G, ms. A.III.4]. Riferisce che [Bartolomeo] Piccinardi è ritornato in Italia "tanto erudito e garbato, che nulla più"; tuttavia egli ritornerà presto a Vienna, dove ha scritto "in camera chiuso con l'Imperatore" [Leopoldo I] numerosi componimenti. Bonomi interpellerà [Girolamo] Graziani per conto dell'Aprosio e comunica compiaciuto la precaria condizione economica di [Francesco] Carmeni. Ha difficoltà a mandare alle stampe i propri "libricciuoli", in particolare alcune "promesse idee" [si tratta probabilmente di una continuazione del 'Parto dell'orsa, idee in embrione'] a causa di un nuovo inquisitore [forse Sisto Cerchi] molto rigido, che non ammette parole quali "Fato", "Dio" o "Dea". Saluta l'Aprosio e [Napoleone] Giacobi. |
Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Univeristaria, ms. E.VI.12, Bonomi Giovanni Francesco |
Compilatore |
Riga Pietro Giulio |
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