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Mittente |
Bonomi Giovanni Francesco |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
11/11/1664 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Bologna |
Luogo di arrivo |
Ventimiglia |
Incipit |
Hor che veggio risorto il nostro litterario commercio |
Contenuto e note |
Bonomi ricorda che Aprosio gli richiese un "sonetto allusivo" ad [Antonio] Muscettola, in occasione di una dedicatoria che Aprosio scrisse per una sua opera ['Le bellezze della Belisa. Tragedia', Lovano, Rossi, 1664, con dedica di Aprosio a Giuseppe de' Medici]. Bonomi ottemperò al comando con un sonetto di [Valeriano] Altogradi che decise di non inviare pensando che Aprosio fosse lontano dalla patria. Desidera ricevere un esemplare della suddetta opera. Non ha spedito la lettera di raccomandazione vista l'indisposizione della Principessa [Costanza] Ludovisi [cfr. lettera del 30 ottobre 1664]. Saluta il corrispondente. |
Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Univeristaria, ms. E.VI.12, Bonomi Giovanni Francesco |
Compilatore |
Riga Pietro Giulio |
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