Mittente Costalta Giuseppe Destinatario Magliabechi Antonio
Data 15/11/1675 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Pavia Luogo di arrivo [Firenze]
Incipit Scrissi di nuovo, come Vostra Signoria mi comandò
Contenuto e note Informa di avere scritto nuovamente, come Magliabechi lo aveva consigliato, al granduca [Cosimo III Medici], dal quale ha ricevuto pronta e "gentilissima risposta". Loda la grande "benignità" di tale principe. Avvisa poi, [ripetendosi rispetto a lettera del 30 ottobre 1675], di avere inoltrato a "monsignore Caramuele" [Juan Caramuel Lobkowitz] una lettera a lui diretta da Magliabechi e alcune "compositioni" letterarie. Il prelato ora gli scrive di averne avuto "gusto grandissimo", pur disponendo già di un'altra copia dell'opera di [Francisco] Macedo, ['Libellus provocationis ad certamen literarium in causa gratiae et Augustini', Roma, s.e., 1675]; scrive anche di non avere mai ricevuto l'altro libro che Magliabechi gli aveva indirizzato [e che è forse quello menzionato in lettera di Costalta del 27 ottobre 1675], che altrimenti avrebbe senz'altro subito ringraziato. [Rifacendosi ancora ai contenuti della missiva appena ricevuta da Caramuel], aggiunge: "Un religioso pretende publicare dimostrationi nelle materie della fede. Un virtuoso cerca da monsignore il suo senso intorno a questo, et egli gli fa una dottissima risposta da me veduta, cioè che, conforme le regole di Aristotile, dal principio del mondo in fino al fine non si è mai fatta, né si farà dimostratione nel mondo a priori", essendo tuttavia possibile a posteriori, ossia "datum Deus". [In poscritto], ritornando sulla controversia di cui è parte il monastero [delle SS. Flora e Lucilla] di Arezzo [e di cui già p.e. in lettere del 18 ottobre e 17 dicembre 1674], ripete che ne è giudice il cardinale [Leopoldo] Medici, "con l'assistenza di due assessori", e avvisa di essere ora venuto a sapere che auditore del cardinale è [monsignor Carlo de'] Ricci, persona che già in passato ha sentenziato in favore della parte avversa [cfr. con lettera di Costalta a Ferrante Capponi del 26 settembre 1674], come forse il cardinale non sa. [Invita dunque, implicitamente, Magliabechi a fargliene memoria].
Fonte o bibliografia Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl.VIII.588, f. 32r, ed. in Luca Ceriotti, Giuseppe Costalta corrispondente di Caramuel e di Magliabechi, "Bollettino storico piacentino", CIX, 2014, pp. 140-141
Compilatore Ceriotti Luca
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