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Mittente |
Costalta Giuseppe |
Destinatario |
Magliabechi Antonio |
Data |
30/1/1673 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Arezzo |
Luogo di arrivo |
[Firenze] |
Incipit |
Col ritorno del padre abbate Gamurrino |
Contenuto e note |
Approfitta del ritorno a Firenze dell'abate [Eugenio] Gamurrini per "riverire" per il suo tramite Magliabechi e ringraziarlo delle informazioni inviategli riguardo al "libro moderno dell'illustrissimo Caramuele" [Juan Caramuel Lobkowitz, 'Haplotes de restrictionibus mentalibus disputans, nempe discutiens', Lione, Anisson, 1672]. Lo sta leggendo con "gran sodisfattione", perché vi riscontra "Caramuele in Caramuele" [cioè tutta l'originalità di pensiero del filosofo spagnolo]. Immagina che potrebbe incontrare il gusto anche del granduca [Cosimo III Medici], se questi decidesse di leggerlo. Infatti, "in questo libro vi è pasto per i principi, per gli eruditi e per i religiosi". Tuttavia, immagina che l'opera non susciterà favore indiscusso, perché si vive in un secolo che "pratica le restrittioni mentali, benché conforme Caramuele sieno impossibili". [Giocando sul titolo dell'opera], ironizza: "L'haplotes [= la semplicità] in questi tempi si stima proprio de' semplici". |
Fonte o bibliografia |
Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl.VIII.588, f. 13r, ed. in Luca Ceriotti, Giuseppe Costalta corrispondente di Caramuel e di Magliabechi, "Bollettino storico piacentino", CIX, 2014, pp. 131-132 |
Compilatore |
Ceriotti Luca |
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