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Mittente |
Lampugnani Agostino |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
12/8/1642 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Bologna |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Ricevo la cortesissima carta di Vostra Paternità Molto Reverenda con li due fogli, cioè B e C |
Contenuto e note |
Ha ricevuto lettera di Aprosio, accompagnatoria dei “fogli” [cioè fascicoli] segnati B e C del Celidoro [prima ed. Venezia, Oddoni, 1642]. Ringrazia infinitamente. Ha ricevuto anche una cordiale responsiva da [Gugliemo] Oddoni, tale da farlo sperare che il prosieguo della stampa avverrà senza intoppi. Col prossimo corriere della posta spedirà all’Oddoni “il rame” del frontespizio. Man mano che i “fogli” saranno composti, si aspetta che Aprosio glieli mandi. Il giorno prima fu da lui un confratello e “paesano” di Aprosio [di cui anche alle lettere del 29 luglio e del 5 agosto 1642, dove è più chiaro che, con “paesano”, Lampugnani intende genovese]. Protesta “indicibile” gratitudine nei confronti di entrambi. Il conte [Andrea] Barbazza “è per lo più fuori di città” [Bologna], ma quando hanno occasione di incontrarsi non mancano mai di ricordarsi reciprocamente “la gentilezza e cortesia” di Aprosio. Quando riuscirà a vederlo, riferirà a Barbazza ciò che Aprosio chiede di comunicargli. |
Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Universitaria, ms E.IV.16, nr. 27 |
Compilatore |
Ceriotti Luca |
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