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Mittente |
Campi Pietro Maria |
Destinatario |
Sgualdi Vincenzo |
Data |
19/10/1630 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
[Arezzo] |
Incipit |
L'avviso ancora della morte di mio fratello |
Contenuto e note |
Ha avuto avviso della morte per peste del proprio fratello [Gregorio Campi]. Ora non c'è più nessuno che sorvegli la sua casa, "onde senz'altro sarà stato rubbato quanto ci era", mentre egli è a Roma, ormai da molti mesi senza denaro e senza possibilità di farsene mandare da Piacenza. Gli comunicano la morte anche del "signor decano Baldini", che era tanto amico e suo, e di [Giulio Cesare Sgualdi]. L'epidemia pare però cominciare a placarsi, dopo che, così gli scrivono, sono stati "scoperti in Piacenza alcuni che ongevano i muri" e pure sono stati messi in carcere due individui, un cremonese e un siciliano, che, "ammessi alla cura degli appestati, ne facevano morire in quantità". Ora le morti, da duecento o duecentocinquanta che erano, sono scese a non più di trenta al giorno. Invita Sgualdi a pregare per i suoi defunti. |
Fonte o bibliografia |
Piacenza, Biblioteca Comunale Passerini-Landi, Pallastrelli 83, f. 426rv, ed. in Luca Ceriotti, "Mi favorisca in tutto questo del suo parere": lettere di Pietro Maria Campi a Vincenzo Sgualdi, "Bollettino storico piacentino", CVII, 2012, pp. 239-240 |
Compilatore |
Ceriotti Luca |
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