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Mittente |
Campi Pietro Maria |
Destinatario |
Sgualdi Vincenzo |
Data |
5/10/1630 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
[Arezzo] |
Incipit |
Continuano le mie afflittioni per la perdita d'un'altra nipote |
Contenuto e note |
La peste gli ha ucciso ancora un'altra nipote, sorella del "povero canonico" [Pietro Gentile Campi], e Angelo Maria Bicocchi, anch'egli suo nipote, cancelliere della Camera ducale, tre figli di quest'ultimo e altri "parenti e amici". Prega Dio di "degnarsi d'ungerci le piaghe de' suoi giusti flagelli con l'olio delle infinite sue misericordie". La causa di canonizzazione di Gregorio X è slittata ulteriormente, perché il pontefice [Urbano VIII, Maffeo Barberini], a istanza dell'ambasciatore di Spagna [Manuel de Zuniga y Fonseca conte di Monterrey], ha voluto posporla a quella del minore osservante [Pedro] Regalado, facendogli però dire da monsignor [Tegrimo] Tegrimi, segretario [della Congregazione dei Riti], che sarà certamente trattata in gennaio [1631]. Ha trovato così conferma una rassicurazione che Campi aveva già ricevuto dal cardinale [Roberto] Ubaldini. Sollecita le preghiere di Sgualdi per il buon esito della causa di Gregorio X, notando che, forse per contrappasso, quella del Regalado ha già incontrato nella Congregazione [dei Riti] un paio di imprevisti ostacoli "sul punto delle virtù". |
Fonte o bibliografia |
Piacenza, Biblioteca Comunale Passerini-Landi, Pallastrelli 83, f. 419r, ed. in Luca Ceriotti, "Mi favorisca in tutto questo del suo parere": lettere di Pietro Maria Campi a Vincenzo Sgualdi, "Bollettino storico piacentino", CVII, 2012, pp. 238-239 |
Compilatore |
Ceriotti Luca |
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