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Mittente |
Campi Pietro Maria |
Destinatario |
Sgualdi Vincenzo |
Data |
31/8/1630 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
[Arezzo] |
Incipit |
Il giorno preciso della Congregatione de' Riti |
Contenuto e note |
Avverte che la Congregazione dei Riti si riunirà non dopo l'8 settembre [1630]. Rinnova la richiesta a Sgualdi di avvisare il vescovo [di Arezzo, Antonio de' Ricci] e di sollecitarlo [come in lettera del 24 agosto 1630]. Non avendo più l'abate [di S. Benedetto] di Ferrara fatto avere né a lui, né a Sgualdi, la bolla di Gregorio X che aveva rintracciato [e di cui in lettera del 29 giugno 1630], racconta di avergliene fatto fare parola dal teatino [Pietro Antonio] Dattari, anch'egli piacentino, che ora gli scrive, con lettera del 21 [giugno 1630], "che il detto abate non la ritrova". Si duole di non avere lettere da Piacenza. Gli è comunque giunta notizia che là "le cose passano molto male, e che nel primo giorno ne morirono da centoventiotto". Si dice anche che i gesuiti [di S. Pietro di Piacenza] vogliano riparare ad Albarola o in altri "loro poderi". |
Fonte o bibliografia |
Piacenza, Biblioteca Comunale Passerini-Landi, Pallastrelli 83, f. 403v, ed. in Luca Ceriotti, "Mi favorisca in tutto questo del suo parere": lettere di Pietro Maria Campi a Vincenzo Sgualdi, "Bollettino storico piacentino", CVII, 2012, p. 236 |
Compilatore |
Ceriotti Luca |
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