Mittente D'Alessandro Giovan Pietro Destinatario Chigi Fabio
Data 27/9/1636 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Galatone Luogo di arrivo
Incipit Illustrissimo e Reverendissimo, è sì grande l'affetto
Contenuto e note Dopo che nei mesi passati ha mandato alcuni panegirici al Chigi, D'Alessandro è ora pronto a inviargliene un altro in lode di Gaetano Cosso [Lecce, Micheli, 1636]; era intenzionato a fargli avere anche il commento alle "Odi del Sommo Pontefice" [si tratta di un'opera, mai giunta alle stampe, realizzata sulla scia del commento di Giulio Cesare Capaccio: 'In odas eminentissimi Cardinalis olim Barberini nunc Sanctissimi Summi Pontificis Urbani VIII Iulii Caesari Capacii notae', Neapoli, Ex Typographia Lazari Scorigij, 1633], ma dal momento che tale opera, giudicata a Napoli "di più dilettevole eruditione" rispetto a quella di [Giulio Cesare] Capaccio, è "alquanto voluminosa", e il Chigi sarà presto a Nardò, preferisce consegnargliela di persona. Spera di potersi valere delle sue correzioni e afferma di aver scritto una lettera in latino a lui indirizzata che intende collocare "in fronte dell'opera" [la lettera intitolata 'De dignitate ac difficultate latinae poeseos' è stata pubblicata da Vittorio Zacchino, Giovan Pietro D'Alessandro letterato galatonese del Seicento, "Archivio storico pugliese", XXIX, 1976, pp. 183-239, pp. 234-237].
Fonte o bibliografia Vittorio Zacchino, Giovan Pietro D'Alessandro letterato galatonese del Seicento, "Archivio storico pugliese", XXIX, 1976, pp. 183-239, pp. 231-232.
Compilatore Riga Pietro Giulio
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