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Mittente |
D'Alessandro Giovan Pietro |
Destinatario |
Chigi Fabio |
Data |
24/1/1636 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Galatone |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Scrissi a Vostra Signoria Illustrissima e Reverendissima due lettere nel principio di novembre passato |
Contenuto e note |
D'Alessandro rende noto al Chigi di avergli spedito due lettere, la prima per mezzo di Sigismondo D'Andrea, l'altra per il "general Vicario" [Giovanni Granaffei], acclusi alle quali vi erano un panegirico in versi latini dedicato al cardinal [Francesco Maria] Brancaccio ['Roma', Lecce, Micheli, 1635] e un discorso sul 'Tancredi' di Ascanio Grandi ['Discorsi intorno al Tancredi, poema eroico', Lecce, Micheli, 1634]; teme che gli scritti non siano stati apprezzati dal Chigi. Con la presente lettera spedisce un "Centone di versi di Virgilio" ['Virgilianus Cento', Lecce, Micheli, 1636] dedicato all'Arcivescovo di Otranto [Gaetano Cosso]. Adottando tale "modo di poetare difficilissimo", D'Alessandro ha composto altri centoni, alcuni dei quali già usciti a stampa, altri rimasti manoscritti. Richiede benefici ecclesiastici per suo nipote, il "clerico" Giulio Cesare Cardamio. Se Chigi intende riscrivergli dovrà farlo indirizzando la sua missiva ad Ascanio Turamini, dal quale il "Vicario generale" [Giovanni Granaffei] la riceverà consegnandola successivamente al D'Alessandro. |
Fonte o bibliografia |
Vittorio Zacchino, Giovan Pietro D'Alessandro letterato galatonese del Seicento, "Archivio storico pugliese", XXIX, 1976, pp. 183-239, pp. 228-229. |
Compilatore |
Riga Pietro Giulio |
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