|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Domenichi Giovanni |
Destinatario |
Medici Cosimo I |
Data |
1565 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
[Firenze] |
Luogo di arrivo |
[Firenze] |
Incipit |
Gioannj de Domenichi piacentino expone |
Contenuto e note |
[Il documento si configura come una supplica, sporta plausibilmente all'inizio del 1565]. Espone come, a seguito di scomunica pronunciata dal vicario [probabilmente Antonio de Pretis] del vescovo di Pisa [Angelo Niccolini] "per conto delle robbe che furno" del defunto Lodovico Domenichi, di cui il supplicante è stato istituito erede universale, sia ora necessario pubblicare la sentenza a mezzo dell'affissione in Pisa degli usuali "cedoloni"; ne chiede perciò la relativa "licentia" all'autorità ducale. [La supplica, consegnata al segretario Bernardino Grazzini, appare da questi inoltrata all'auditore generale Lelio Torelli in data 8 febbraio 1564 nello stile fiorentino, ossia 8 febbraio 1565]. |
Fonte o bibliografia |
Firenze, Archivio di Stato, Auditore dei benefici ecclesiastici, 3, f. 364r, ed. in Enrico Garavelli, Per un sodalizio letterario: Lodovico Domenichi e Benedetto Varchi, "Bollettino storico piacentino", CVI, 2011, p. 231 |
Compilatore |
Ceriotti Luca |
|
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|