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Mittente |
Domenichi Lodovico |
Destinatario |
Varchi Benedetto |
Data |
28/2/1561 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Firenze |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Con la presente occasione di messer Antonio suo |
Contenuto e note |
[La lettera è datata al modo fiorentino, dunque testualmente 28 febbraio 1560]. Approfitta del ritorno di un "messer Antonio [forse, ma è mera ipotesi, Antonio Lenzi] presso il Varchi per mandargli i suoi saluti e chiedere, gesto che sarebbe assai apprezzato anche da "molti [non meglio specificati] gentilihuomini vinitiani", il favore "di comporre alcuna cosa o latina, o thoscana per la morte d'una gentildonna del Friuli, chiamata la signora Irene de' signori di Spilimbergo [destinata cioè alla raccolta di 'Rime di diversi nobilissimi et eccellentissimi autori in morte della signora Irene delle signore di Spilimbergo, Venezia, Domenico e Giovanni Battista Guerra, 1561]". A tale scopo, descrive a Varchi la figura di Irene da Spilimbergo, "morta di 15 in 16 anni", "dottissima in greco et in latino", eccellente musicista e pittrice. Avvisa di avere inoltrato "l'altro dì" a Varchi i "saluti havuti di Londra" da Pietro Bizzarri, "insieme con quegli del conte di Bedfordia [Francis Russel, duca di Bedford]". |
Fonte o bibliografia |
Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Autografi palatini. Varchi, I 93, ed. in Enrico Garavelli, Per un sodalizio letterario: Lodovico Domenichi e Benedetto Varchi, "Bollettino storico piacentino", CVI, 2011, pp. 217-218 |
Compilatore |
Ceriotti Luca |
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