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Mittente |
Borsieri Girolamo |
Destinatario |
Corticella Giovan Antonio |
Data |
1621 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Como |
Luogo di arrivo |
Como |
Incipit |
L'affetto ch'io ho sempre nutrito verso la patria |
Contenuto e note |
Borsieri dispensa alcuni consigli a Giovan Antonio Corticella che intende allestire una galleria di ritratti di comaschi illustri: troverà facilmente ritratti di Paolo e Benedetto Giovio, di Codeo da San Benedetto, di Raffello Raimondi, di Giovanni Stefano Rambertenghi, di Mario, Francesco e Paolo Cigalini; più arduo sarà trovare immagini di Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane e di Calpurnio Fabato e Setticiano Grammatico. Suggerisce i nomi di [Antonio Maria Crespi detto il] Busto e di Caprera [Girolamo], ai quali poter commissionare delle copie di ritratti. Borsieri elogia l'impresa del suo corrispondente, ed è sicuro che non si sovrapporrà alla sua: egli ha infatti raccolto, con lo stesso spirito, le opere degli scrittori comaschi, per scriverne gli elogi [il riferimento sarebbe alla 'Historia della Patria' oggi perduta]. Lui stesso, dichiara, ha fornito a ''Giovanni Ghero Todesco'' [Janus Gruter, Deliciae CC italorum poetarum, Francofurti, Ioanae Rosae, 1608] le poesie latine di Marco Antonio Casanova, di Benedetto e Giulio Giovio, di Antonio e Benedetto Volpi, e di Partenio Paravicino. [Una copia d'autore della missiva si legge in Como, Biblioteca Comunale, ms 3.2.44, pp. 279-282; Caramel data la lettera al 1621, tra maggio e ottobre; la missiva è spedita dal ''Giardino'', la villa comasca di Borsieri] |
Fonte o bibliografia |
Luciano Caramel, Arte e artisti nell'epistolario di Girolamo Borsieri, in Contributi dell'Istituto di Storia dell'arte medioevale e moderna, Milano, Vita e Pensiero, vol. I, 1966, pp. 175-176. |
Compilatore |
de Liso Alessandra |
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