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Mittente |
Borsieri Girolamo |
Destinatario |
Gallio Marco |
Data |
1618 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Milano |
Luogo di arrivo |
Como |
Incipit |
Vorrei che il Signor Lodovico havesse |
Contenuto e note |
Borsieri scrive all'abate [Marco] Gallio per comunicargli l'improbabilità di riuscire a servirsi della bravura del pittore Camillo [Procaccini?] per la realizzazione di un quadro [Apollo e Marsia o Caino e Abele]; infatti al signor Lodovico [Lattuada, che ha fatto da tramite per il Borsieri] il pittore ha comunicato di essere disponibile solo tra un anno. Per questo Borsieri consiglia all'abate di commissionare l'opera a Luciano [Borzone], il quale potrebbe realizzarla in due o tre mesi, lo stesso tempo che ha impiegato per realizzare il "Tizio" per Francesco Paravicini [Una copia d'autore della missiva si legge in Como, Biblioteca Comunale, ms 3.2.44, pp. 240-241; databile agli ultimi mesi del 1618, secondo Caramel]. |
Fonte o bibliografia |
Luciano Caramel, Arte e artisti nell'epistolario di Girolamo Borsieri, in Contributi dell'Istituto di Storia dell'arte medioevale e moderna, Milano, Vita e Pensiero, vol. I, 1966, p. 170. |
Compilatore |
de Liso Alessandra |
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