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Mittente |
Borsieri Girolamo |
Destinatario |
Vassallo Federico |
Data |
1618 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Milano |
Luogo di arrivo |
Bareggio |
Incipit |
L'altrohieri fui tratto al Castellazzo |
Contenuto e note |
Borsieri comunica a Federico Vassallo di trovarsi a Milano ospite di Lodovico [Lattuada], grande amante dell'arte che ha fatto illustrare la cappella di San Bernardino [oratorio di San Bernardino alle Ossa, Milano?] dal Morazzone [Pier Francesco Mazzucchelli] e da Procaccini Giulio [Cesare]. Borsieri presso la casa di città di Lattuada ha potuto ammirare numerose tavole del Morazzone, dei Procaccini [Giulio, Ercole il Vecchio e Camillo], del Salmeggia [Talpino Enea] e la tavola di un Sant'Ambrogio realizzata da Bernardino Luini che il Borsieri desidererebbe ottenere in cambio di qualcosa: prevede cinque o sei giorni di trattative. Borsieri informa il suo corrispondente di aver visitato anche [villa Arconati di Bollate, località] Castellazzo con le sculture e i frammenti della tomba di [Gastone di] Foix e Valera [qui il Lattuada possedeva un'altra dimora] dove ha potuto rimirare "la Resurrezione" realizzata da Michelangelo Buonarroti o, più probabilmente secondo Borsieri, da Salviati [Francesco de' Rossi]. Conclude con la volontà di concordare un incontro con Vassallo per deliberare su "la forma di quel disegno" [Una copia d'autore della missiva si legge in Como, Biblioteca Comunale, ms 3.2.44, pp. 263-237; databile secondo Caramel agli ultimi mesi del 1618]. |
Fonte o bibliografia |
Luciano Caramel, Arte e artisti nell'epistolario di Girolamo Borsieri, in Contributi dell'Istituto di Storia dell'arte medioevale e moderna, Milano, Vita e Pensiero, vol. I, 1966, pp. 169-170. |
Compilatore |
de Liso Alessandra |
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