Mittente Quirini Leonardo Destinatario Torcigliani Michelangelo
Data 29/7/1649 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo
Incipit Sogliono Coloro che disiano d'esser osservati ne' Theatri
Contenuto e note Quirini dedica 'I Vezzi d'Erato' a Torcigliani. La lettera è un lunghissimo elogio delle qualità letterarie e morali di quest'ultimo. Tra i numerosi estimatori del Torcigliani sono citati: il cardinale Guido Bentivoglio, Giovanni Ciampoli, Fulvio Testi, Agostino Mascardi, Claudio Achillini, Giulio Casoni, Giovan Francesco Biondi, Pietro Michiele, Ciro di Pers, Maiolino Bisaccioni, il Ventimiglia [Angelico Aprosio], il cardinale Rinaldo d'Este, il cardinale Alessandro Bichi, Ascanio Pio di Savoia, il marchese Pio Enea Obizzi, l'abate Albertino Barisoni, il cardinale Marcantonio Franciotti, il chierico di camera Girolamo Buonvisi, l'abate Paolo Cenami, Martino Gigli, Lelio Altogradi, il vescovo Giorgio Cornaro, i procuratori Giovanni Pesaro, Angelo Contarini e Luigi Valaresso, i cavalieri Bertucci Valiero [Bertuccio Valier] e Girolamo Lando, i fratelli Giovanni e Antonio Grimani, Giacomo Badoaro, Luigi Molino, Sebastian Giustiniano, Angelo Marcello, Giovan Francesco Loredano, Giovanni Sagredo, gli ambasciatori Michel Morosini, Niccolò Sagredo e Domenico Zane e il cardinale Antonio Barberino [Antonio Barberini]. Come tanti altri letterati, il Quirini sottopone le sue poesie liriche al giudizio del Torcigliani per ottenerne l'approvazione. La lettera ci dice che quest'ultimo incontrò “l'Ambruogio del secolo” e il vescovo di Crema Alberto Badoaro per discorrere di politica, filosofia e teologia. Il Quirini ricorda ciò che soleva dire il ‘divino' Claudio Monteverde [Monteverdi] circa le sottigliezze armoniche del canto, e addita come impareggiabile esempio di verseggiare del Torcigliani l''Aurora fra le Nereidi'. Perciò lo esorta a dare alle stampe l''Anacreonte' e l''Erario della Eternità', e gli ricorda il giudizio lusinghiero che ne diede anche Niccolò Crasso. Come esempio di astro nascente gli rammenta la vicenda del duca Odoardo Farnese. Altro personaggio che cita come conoscente del Torcigliani è il medico e letterato veneziano David Spinelli. Infine il Quirini ricorda le virtù morali del padre e del fratello del Torcigliani, Giuliano e Silvestro.
Fonte o bibliografia Leonardo Quirini, I Vezzi d'Erato, Venezia, Gio. Giacomo Hertz, 1649, pp. 5-36
Compilatore Oronzo Massimiliano
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