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Mittente |
Borsieri Girolamo |
Destinatario |
Borromeo Federico |
Data |
1621 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Como |
Luogo di arrivo |
Milano |
Incipit |
Vorrei pur io ringratiar Vostra Signoria Illustrissima infinitamente |
Contenuto e note |
Ringrazia Borromeo e si rammarica di non saperlo fare a dovere. Lo farà ''immortalmente'' se il cardinale vorrà concedergli, dal momento che non si può avere il canonicato posseduto dal Pezzano [?], i tre benefici semplici di cui godeva nella diocesi di Milano Benedetto Mugiasca, appena defunto. Potrà così venire ad abitare a Milano e portarvi i suoi quadri, i libri stampati e manoscritti, e le medaglie, nonostante l'opposizone dei familiari; potrà anche, finalmente, far stampare le sue opere inedite e in particolare quelle dedicate a Borromeo, ossia la 'Grammatica italiana' e le 'Osservationi circa i vitii ecclesiastici per la loro origine' [tali opere si trovano tra gli inediti borsieriani conservati alla Biblioteca Comunale di Como]. In quest'ultimo testo intende omaggiare la santità di Carlo [Borromeo]. [L'originale della lettera si conserva in Milano, Biblioteca Ambrosiana, ms G 214 inf., n. 260, f. 517]. |
Fonte o bibliografia |
Giorgio Nicodemi, Otto lettere di Girolamo Borsieri al cardinal Federico Borromeo, ''Aevum'', XV, 1941, pp. 477-478. |
Compilatore |
Ferro Roberta |
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