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Mittente |
Borsieri Girolamo |
Destinatario |
Landoli Bernardo |
Data |
1614 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Milano |
Luogo di arrivo |
Pavia |
Incipit |
Un grand'essercito di amici |
Contenuto e note |
Borsieri si oppone con decisione al progetto della ''Ghirlanda'' [Landoli intendeva raccogliere sotto questo titolo componimenti di vari in lode di Borsieri], non è necessaria e Landoli non deve dubitare della sua amicizia. Ringrazia quanti hanno scritto versi in suo onore: per il sonetto spagnolo di Monti [?] e per il madrigale toscano Pandini [?], ringrazia Mantelli [?] e Strinati [?]. Avvisa che nella 'Lira' di [Giovan Battista] Marino è stato stampato il sonetto del suo corrispondente [si tratta del sonetto 'Se l'Ocean che la terrena mole' che si legge in G. B. Marino, La Lira, a cura di M. Slawinski, Torino, Res, 2007, II, p. 371], ma non la risposta del napoletano. Si rifiuta infine, di correggere alcuni madrigali e un epigramma. [Perotto data la missiva nei mesi di febbraio-settembre 1614; la lettera si conserva, in copia d'autore, a Como, Biblioteca Comunale, ms Sup. 3.2.43, p. 343] |
Fonte o bibliografia |
Enrico Perotto, Barocco 'moderato'. Girolamo Borsieri poeta e critico della letteratura, ''Studi secenteschi'', XXVII, 1986, p. 248. |
Compilatore |
Ferro Roberta |
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