Mittente Borsieri Girolamo Destinatario Marino Giovan Battista
Data 1612 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Cavallasca Luogo di arrivo Torino
Incipit Io non trovo poeta più simile a' Greci tra' Latini di Orazio
Contenuto e note Borsieri risponde a quesiti posti da Marino. Tra i poeti latini, a suo parere, il più simile ai greci è Orazio, infatti anche Apollinare [Sidonio] lo ha paragonato a Pindaro e Quintiliano ritiene che tra i lirici latini sia l'unico che meriti di esser letto, proprio in virtù della sua ''greca felicità''. Anche Persio elogia la bravura con cui, alla greca, Orazio riprende i vizi degli amici [Borsieri cita Persio, Satura, I, 116-118]. Marziale invece gli pare simile ai greci solo in alcuni epigrammi. Borsieri approva il proposito mariniano ''di portar nella nostra favella i più nobili concetti de' greci e de' latini epigrammisti''; lui stesso ne ha tradotti alcuni per intero, sia per accontentare la moda dei tempi, che preferisce gli antichi ai moderni, sia per giovare a chi non conosce il greco. Infine, il comasco auspica che presto Marino porti a compimento la 'Lira' [Venezia, Giovan Battista Ciotti, 1614; Perotto data la missiva tra agosto e dicembre del 1612; il documento si conserva, in copia d'autore, a Como, Biblioteca Comunale, ms Sup. 3.2.43, pp. 235-236]
Fonte o bibliografia Enrico Perotto, Barocco 'moderato'. Girolamo Borsieri poeta e critico della letteratura, ''Studi secenteschi'', XXVII, 1986, pp. 241-242.
Compilatore Ferro Roberta
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