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Mittente |
Scoto Lorenzo |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
16/11/1660 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Torino |
Luogo di arrivo |
Ventimiglia |
Incipit |
Mi ritrovo debitore verso la gentilezza sua |
Contenuto e note |
Scoto non ha risposto alle lettere del 17 giugno e del 10 agosto 1660 inviategli da Aprosio mentre era gravemente malato di podagra; risponde ora all'ultima del 30 ottobre e alle precedenti. Dichiara di avere 72 anni; ringrazia l'Aprosio per l'invio di due suoi ritratti, molto stimati a Torino dall'intagliatore del duca [Carlo Emanuele II di Savoia], che ne vorrebbe far trarre uno anche dello stesso Scoto; ringrazia anche per l'invio delle opere critiche, che non ha ancora potuto leggere per intero. Scrive che [Francesco Aurelio] Braida è morto, lasciando soltanto una canzonetta in quaternari. Delle 'Fischiate', cioè sonetti satirici del Marino e del Murtola non se ne trovano alcuni, così come di Giovan Battista Vitali. Dei componimenti di Girolamo Ghilini, se ne avrà la forza, scriverà all'Aprosio quanto monsignor [Francesco Agostino della] Chiesa vescovo di Saluzzo scrive nelle sue storie [Relazione dello stato presente del Piemonte]. |
Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.VI.5, Scoto Lorenzo |
Compilatore |
Carminati Clizia |
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