Mittente Borsieri Girolamo Destinatario Alberici Girolamo
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Casnate Luogo di arrivo Bergamo
Incipit Fra Pietro da Como in quel sermone non dice altro della Beata Maddalena
Contenuto e note Prelevandoli dai sermoni di Fra Pietro da Como [Fra Pietro da Crema, priore di sant'Agostino presso Como] Borsieri racconta due miracoli della Beata Maddalena [Albrici] a Girolamo Alberici affinchè quest'ultimo li possa far dipingere. Riporta poi un brano di Tommaso Porcacchi ['La Nobiltà della città di Como', Venezia, Gabriel Giolito di Ferrari, 1569, p. 37] che riguarda la beata e l'edificazione di un monastero [Sant'Andrea di Brunate] e aggiunge che questa informazione è errata: come si evince da tre lettere di papa Pio II [Enea Silvio Piccolomini] la Beata fonda il monastero della [Santissima] Trinità come ricovero cittadino delle monache scese da Brunate a Como per elemosinare. In questa iniziativa Borsieri ricorda che fu molto caritatevole Nicolò Zaffaroni e non Nicolò Albrici, come invece riteneva Cinzio [Albrici]. Borsieri infine ricorda di possedere molti versi sulla Beata composti ai tempi di Sisto IV [Francesco della Rovere] e con le "scritture" di Jacopo Albrici è intenzionato a rivedere la 'Vita [della Beata Maddalena Albricia comasca agostiniana', Como, per Baldasar Arcione, 1624, ma qui si riferisce ad una redazione precedente]. [La copia d'autore della missiva si conserva in Como, Biblioteca Comunale, ms Sup. 3.2.43, pp. 164-165; Caramel data la lettera alla fine del 1611 o agli inizi del 1612]
Fonte o bibliografia Luciano Caramel, Arte e artisti nell'epistolario di Girolamo Borsieri, in Contributi dell'Istituto di Storia dell'arte medioevale e moderna, Milano, Vita e Pensiero, vol. I, 1966, pp. 123-124.
Compilatore de Liso Alessandra
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