Mittente Borsieri Girolamo Destinatario Borromeo Federico
Data 1610 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Como Luogo di arrivo Milano
Incipit Troppo facilmente si satia chi si diletta d'alcuna cosa
Contenuto e note Borsieri espone al cardinale Federico Borromeo i suoi dubbi riguardo l'accoglienza di un "gentilhuomo" nella Accademia [dell'Aurora]; la paura è che possa rivelarsi un "investigator[e] otios[o]" con lo scopo di spiare l'operato degli altri accademici. Infatti, spiega Borsieri, si tratta di un caso particolare, diverso da quello che ha visto coinvolto il conte Francesco D'Adda, accettato da Mazenta [Guido] su consiglio dello stesso Borsieri; in conclusione invita a usare la cautela necessaria nei primi tempi di fondazione dell'accademia, al fine di ordinarne al meglio la costituzione. [La copia d'autore della missiva si conserva in Como, Biblioteca Comunale, ms Sup. 3.2.43, pp. 120-121; Caramel data la lettera agli ultimi mesi del 1610]
Fonte o bibliografia Luciano Caramel, Arte e artisti nell'epistolario di Girolamo Borsieri, in Contributi dell'Istituto di Storia dell'arte medioevale e moderna, Milano, Vita e Pensiero, vol. I, 1966, pp. 118-119.
Compilatore de Liso Alessandra
Torna all’elenco dei risultati