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Mittente |
Quattromani Sertorio |
Destinatario |
d'Amico Francesco Antonio |
Data |
14/6/1602 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Cosenza |
Luogo di arrivo |
Casole |
Incipit |
Se Vostra Signoria sapesse la millesima parte di quegli affanni |
Contenuto e note |
Quattromani si giustifica con Francesco Antonio d'Amico per la scarsa sollecitudine nel rispondergli e nel mantenere le promesse che gli aveva fatto. Dice poi di trovarsi in compagnia dei Signori Bernaudo [parenti di Giovanni Maria Bernaudo, corrispondente del Quattromani di nobile famiglia] che tengono il d'Amico in grande considerazione e gli portano grande affetto. Sertorio chiede al proprio interlocutore di scrivere qualche sonetto per celebrare la Signora Cornelia [Bernaudo]. Lo informa poi che Berino [ricordato anche in una successiva lettera del Quattromani a Francesco Antonio d'Amico come "giovanetto di prima barba"; cfr. 'Lettere di Sertorio Quattromani gentil'huomo e academico cosentino', a cura di Francesco Antonio Rossi, Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1624, pp. 106-107] diventa ogni giorno sempre più virtuoso e lo pensa sempre, che Francesco Sambiasi ha nei suoi confronti un comportamento scostante, che il Signor Barone [Francesco] è sempre con il suo cavaliere Tropiano [?] e ha intenzione di tornare a Tropea; infine che Fabrizio Celsi riceve allegramente nel suo cortile persone degne della sua compagnia. |
Fonte o bibliografia |
Lettere di Sertorio Quattromani gentil'huomo e academico cosentino divise in due libri e la tradottione del Quarto dell'Eneide di Virgilio del medesimo autore, a cura di Francesco Antonio Rossi, Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1624, pp. 104-105. |
Compilatore |
Premi Nicolò |
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