Mittente Quattromani Sertorio Destinatario della Valle Francesco
Data 18/4/1563 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Cosenza
Incipit Che colpa è la mia, che voi siete fatto Barone?
Contenuto e note Quattromani scrive a Francesco della Valle, suo nipote, di aver saputo da Cesare Sersale che, ora che è stato fatto Barone, si è insuperbito, al punto che nega di essere nipote di "un povero huomo come son io". Aggiunge che dalla "compra di Ferolito" [oggi Feroleto] non ha più ricevuto sue lettere. Sertorio ammonisce il nipote, invitandolo a preferire lo studio alle ricchezze. Lo prega poi di inviargli qualche sua lettera e di rispondere alla presente in latino perché vuole mostrare la risposta al Vescovo Severino [forse Fabrizio Severino, vescovo della Cerra], il quale è ospite del Cardinal d'Aragona [Innico o Ignazio d'Avalos d'Aragona], e si raccomanda al padre di Francesco [Sebastiano della Valle]. In conclusione afferma che Lattanzio Crasso ha scritto al della Valle una lettera insensata e invita quest'ultimo a rispondere allo stesso modo.
Fonte o bibliografia Lettere di Sertorio Quattromani gentil'huomo e academico cosentino divise in due libri e la tradottione del Quarto dell'Eneide di Virgilio del medesimo autore, a cura di Francesco Antonio Rossi, Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1624, pp. 97-98.
Compilatore Premi Nicolò
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