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Mittente |
Quattromani Sertorio |
Destinatario |
d'Aquino Fabio |
Data |
6/11/1590 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Cosenza |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
La lettera di Vostra Signoria mi ha recato con seco ogni dolcezza |
Contenuto e note |
Quattromani dice al cugino Fabio d'Aquino di aver letto con grande soddisfazione quanto gli ha scritto Giovan Vincenzo [Egidio] e afferma di non sapere come ricambiare le sue cortesie se non con l'affetto che prova per lui. Scrive poi che persone a lui vicine sono venute a sapere delle cose che l'Egidio gli invierà e gli stanno facendo pressione per averle al più presto: prega pertanto il d'Aquino di inviargliele quanto prima. Sertorio afferma poi che il Signor Salviano [il tipografo Orazio Salviani] tiene da sei mesi molti volumi delle sue operette e vorrebbe sapere cosa ne ha fatto. Infine chiede a Fabio se sia vero che il Duca [Ferrante Carafa, Duca di Nocera] sia giunto in Calabria. In chiusura saluta anche Flaminio Monaci. |
Fonte o bibliografia |
Lettere di Sertorio Quattromani gentil'huomo e academico cosentino divise in due libri e la tradottione del Quarto dell'Eneide di Virgilio del medesimo autore, a cura di Francesco Antonio Rossi, Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1624, pp. 83-84. |
Compilatore |
Premi Nicolò |
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