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Mittente |
Quattromani Sertorio |
Destinatario |
Molli Celso |
Data |
7/6/1593 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Cosenza |
Incipit |
La contumacia di Vostra Signoria appresso me è già cancellata |
Contenuto e note |
Quattromani dice di perdonare al Molli il fatto di non rispondere alle sue lettere perché comprende l'onere delle sue molte occupazioni. Si lamenta poi della pigrizia del Giasolino [Giulio, medico], il quale gli ha però promesso di fargli avere nel giro di pochi giorni due risposte a due discorsi del Molli [dei discorsi di materia medica di Celso Molli si ha solo notizia da queste lettere]. Sertorio afferma poi che [Giovanni Antonio] Pisano ha visto e lodato il suo libro [non è chiaro a quele libro si riferisca il Quattromani, forse si tratta de 'La filosofia di Bernardino Telesio ristretta in brevità', Napoli, Appresso Gioseppe Cacchi, 1589]. Informa infine il suo interlocutore che il Duca [di Nocera] sta curando la sua salute con l'antimonio (donatogli da un "Padre del Giesù") che gli dà buoni risultati nonostante la contrarietà dei medici di Napoli. In conclusione lo prega di raccomandarlo a Padre Fulvio [Orsini]. |
Fonte o bibliografia |
Lettere di Sertorio Quattromani gentil'huomo e academico cosentino divise in due libri e la tradottione del Quarto dell'Eneide di Virgilio del medesimo autore, a cura di Francesco Antonio Rossi, Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1624, pp. 77-78. |
Compilatore |
Premi Nicolò |
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