Mittente Quattromani Sertorio Destinatario Molli Celso
Data 29/7/1592 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Posillipo Luogo di arrivo Cosenza
Incipit Io giunsi a Napoli insieme col Signor Fabricio
Contenuto e note Il Quattromani dichiara di essere giunto a Napoli lunedì 20 luglio [1592] con Fabrizio [Della Valle] e Teseo [Sambiasi], [suoi nipoti]. Il martedì successivo si è recato a far visita al "Signor Duca" [Ferrante Carrafa, duca di Nocera]. Il duca ha accolto il Quattromani amabilmente dicendo che lo avrebbe trattenuto a lungo presso di sé. Il duca poi ha abbracciato Teseo e gli ha consigliato di comportarsi da gentiluomo e di essere obbediente allo zio [Sertorio Quattromani]; Fabrizio è invece partito il 20 luglio per Roma. Il Quattromani si è recato quindi da [Giovanni Antonio] Pisano il quale, pregato dal Quattromani, ha promesso che avrebbe dato risposta ad un "discorso" che il Molli gli aveva inviato mesi prima. Quattromani si è recato infine dal signor Latino [Tancredi] e gli ha consegnato una lettera latina del Molli. Il Latino si è dichiarato disposto ad esporre al Molli e al Quattromani le sue lezioni, "ma mal volentieri, perchè sono cose giovenili"; e si è lamentato di quei medici che vanno pubblicando lezioni che in realtà non sono realmente sue ma tratte dagli appunti di qualche suo studente. Il Quattromani invita infine il Molli ad essere un medico meno crudele: se egli infatti nega ai suoi pazienti acqua e frutta, il Pisano [protomedico del Regno di Napoli] ne concede in gran quantità.
Fonte o bibliografia Lettere di Sertorio Quattromani gentil'huomo e accademico cosentino divise in due libri e la tradottione del Quarto dell'Eneide di Virgilio del medesimo autore, a cura di Francesco Antonio Rossi, Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1624, pp. 72-74
Compilatore Rossini Francesco
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