Mittente Quattromani Sertorio Destinatario Molli Celso
Data 17/8/1592 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Posillipo Luogo di arrivo Cosenza
Incipit Mi duole sin dentro l'anima che io non habbia potuto
Contenuto e note Quattromani si duole per non aver ancora potuto fare nulla "in servigio" del Molli dal momento che si trova ancora a Posillipo e il Signor Duca [di Nocera] non vuole che vada a Napoli per paura che si ammali. Si recherà a Napoli solo alla fine di agosto per servire il Molli e il Signor Ardoino [Giovan Battista Ardoino]. Sertorio prega Celso Molli di rassicurare Giovanni Maria [Bernaudo] perché fra qualche giorno Sertorio comincerà a "dar fuori qualche foglio" della "nostra historia" [si tratta dell'opera storica del Cantalicio tradotta dal Quattromani: 'Le historie de Monsignor Gio. Battista Cantalicio Vescovo di Civita di Penna, et d'Atri, delle Guerre fatte in Italia da Consalvo Ferrando di Aylar, di Cordova, detto il gran Capitano; tradotte in lingua toscana dall’Incognito Academico Cosentino, a richiesta di Gio. Maria Bernaudo', In Cosenza, Per Luigi Castellano, 1595]. Prega poi il suo interlocutore di dire a Paolo Cavalcanti che vorrebbe mandargli "più di cento luoghi di Plauto dichiarati" ['Dichiarazione di alcuni luoghi di Plauto' opera perduta del Quattromani] che non sono stati compresi neppure dal Lambino ['M. Accius Plautus ex fide atque auctoritate complurium librorum manuscriptorum opera Dionysii Lambini Monstroliensis emendatus et Commentariis explicatus', Lutetiae, B. Macaeus, 1587], ma dal momento che si è dimenticato di lui non glieli manderà.
Fonte o bibliografia Lettere di Sertorio Quattromani gentil'huomo e academico cosentino divise in due libri e la tradottione del Quarto dell'Eneide di Virgilio del medesimo autore, a cura di Francesco Antonio Rossi, Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1624, pp. 74-75.
Compilatore Premi Nicolò
vai al documento
Torna all’elenco dei risultati