Mittente Quattromani Sertorio Destinatario Molli Celso
Data 2/1/1590 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Cosenza
Incipit Ho fatto ciò che Vostra Signoria mi scrive, e così farò
Contenuto e note Quattomani dice che il Signor Latino [Latino Tancredi di Camerota] giura di non aver nessun esemplare delle "lettioni" che Celso Molli vorrebbe ma insisterà con lui per ottenerle anche a costo di venire alle mani. Quattomani riferisce poi al Molli che il Signor Pisano [Giovan Antonio Pisano] lo tiene in altissima considerazione e vorrebbe che Celso si trasferisse da Cosenza a Napoli, eventualità che però Sertorio non si augura. Infine dice che il Signor Giasolino [Giulio, medico] gli ha dato una lunga lista di libri, ma Quattromani confessa di non averne trovato nessuno per via delle tante "harpie" che si accaparrano i libri con rapacità. In chiusura si preoccupa per la Signora Lucrezia [Della Valle] e prega il Molli di dirle di non credere alle "favole" del Signor Giovan Battista [Ardoino].
Fonte o bibliografia Lettere di Sertorio Quattromani gentil'huomo e academico cosentino divise in due libri e la tradottione del Quarto dell'Eneide di Virgilio del medesimo autore, a cura di Francesco Antonio Rossi, Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1624, pp. 70-72.
Compilatore Premi Nicolò
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