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Mittente |
Quattromani Sertorio |
Destinatario |
Bilotta Vincenzo |
Data |
13/9/1598 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Benevento |
Incipit |
Non ho fatto risposta alle due amorevolissime lettere di Vostra Signoria |
Contenuto e note |
Quattromani afferma di non aver potuto fino a quel momento adoperarsi in servizio di Vincenzo Bilotta a causa di molti affanni, ma entro pochi giorni porterà a termine tutte le cose che l'amico gli aveva scritto. Sertorio commenta poi una canzone del Signor Orazio [Marta] [si tratta di una canzone del Marta che sarà probabilmente confluita nell'edizione delle 'Rime e prose del Sig. Orazio Marta', Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1616] dicendo che l'autore se la prende troppo con le donne. Quattromani cita Petrarca ['Rerum vulgarium fragmenta', XIX, 14], Dante ['Purgatorio' XVIII, 113-114] e Bembo ['Rime' CLXI, 14] per esemplificare la rovinosità dell'attrazione esercitata dalle donne. Quindi Sertorio, dopo aver evocato un precetto di Quintiliano, chiarisce un dubbio del Bilotta a proposito delle voci "portatore" e "attutare" rinvenute dall'amico in Boccaccio: Quattromani conferma la bontà della lezione proposta dall'amico e rifiuta come errata la variante del Ruscelli [Girolamo, editore del 'Decameron': cfr. G. Boccaccio, 'Il Decamerone. Di nuovo riformato da L. Groto ... Et con le Dichiarationi Avertimenti, et un vocabolario fatto da G. Ruscelli', Venetia, F. ed A. Zoppini, 1588; I ed. ivi, F. Valgrisi, 1552]. Cita poi una frase di Franco Sacchetti per spiegare la voce "portatore" [da 'Il Trecentonovelle', XLI] e un passo di Giovanni Villani per spiegare la voce "attutare" ['Nuova cronica', XI, 170]. Si occupa infine della voce "bagascia": essa è usata una sola volta dal Boccaccio che la mette in bocca a messer Ricciardo ('Decameron', II, 10). In chiusura Quattromani si raccomanda al Signor Ferrante Vulcano. |
Fonte o bibliografia |
Lettere di Sertorio Quattromani gentil'huomo e academico cosentino divise in due libri e la tradottione del Quarto dell'Eneide di Virgilio del medesimo autore, a cura di Francesco Antonio Rossi, Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1624, pp. 59-61. |
Compilatore |
Premi Nicolò |
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