Mittente Quattromani Sertorio Destinatario Egidio Giovanni Vincenzo
Data 7/4/1597 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Cosenza Luogo di arrivo Napoli
Incipit Mando a Vostra Signoria una compositione del Signor Antonio Telesio
Contenuto e note Il Quattromani manda a Giovanni Vincenzo Egidio l''Uranos' di Antonio Telesio [operetta edita postuma da Francesco Daniele: 'Antonii Thylesii Consentini Opera', Napoli, Simoni, 1762], che elogia. Promette poi di inviare altre composizioni del Telesio insieme ai suoi "luoghi di Plauto" ['Dichiarazione d'alcuni luoghi di Plauto', opera perduta del Quattromani]. Seguono alcuni pareri su componimenti bembiani: sulla canzone in morte del fratello ['Rime', CXLII], già lodata da monsignor [Giovanni Della] Casa; su due sonetti ['Rime', CXLIII e CLVIII] giudicati meno positivamente; sul sonetto 'Se tutti i miei primi anni a parte a parte' ['Rime', XCVI], che influenzò [monsignor Giovanni Della] Casa nella sua canzone 'Arsi e non pur la verde stagion fresca' ['Rime', XXXII], ed ebbe come modello Orazio [Odi, IV, I]. Sempre d'accordo con l'Egidio, Quattromani considera "vago parimente" il sonetto 'De la gran quercia, che il bel Tebro adombra' ['Rime', XXVI], anche se non al livello del petrarchesco 'Amor con la man destra il lato manco' ['Rvf', CCXXVIII]. Infine Quattromani manda i suoi saluti a "Monsignor dell'Isola" [Scipione Montalegre, vescovo della diocesi di Isola, oggi diocesi di Crotone] e a Felice di Gennaro.
Fonte o bibliografia Lettere di Sertorio Quattromani gentil'huomo e accademico cosentino divise in due libri e la tradottione del Quarto dell'Eneide di Virgilio del medesimo autore, a cura di Francesco Antonio Rossi, Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1624, pp. 30-32
Compilatore Rossini Francesco
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