Mittente Quattromani Sertorio Destinatario Torelli Giulio Cesare
Data 13/11/1599 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Cosenza Luogo di arrivo Napoli
Incipit Vorrei scrivere molte cose a Vostra Signoria, che le sarebbon forse di qualche diletto
Contenuto e note Quattromani promette di inviare a Giulio Cesare Torelli "il rimanente del suo sonetto" [la seconda parte del proprio commento ad un sonetto non identificabile del Torelli] e le sue riflessioni su una 'Canzone' del Torelli [si tratta di una canzone inedita scritta in occasione della morte di Filippo II, re di Spagna. La redazione del testo è databile, quindi, ad un periodo compreso tra il 13 settembre 1598, data di morte di Filippo II, e il novembre 1599]. Sertorio chiede poi al Torelli di non fargli più menzione del "Sig. N." [?] in quanto si comportò male nei suoi confronti. Quattromani si rallegra poi del fatto che Stefana [non identificata] abbia trovato ospitalità a casa del Torelli e che Don Francesco di Castro [conte di Lemos e vicerè di Sicilia] abbia intenzione di dar vita ad una accademia a Napoli [non specificata]. A questo proposito Quattromani chiede di essere messo "in consideratione di codesto Signore".
Fonte o bibliografia Lettere di Sertorio Quattromani gentil'huomo e accademico cosentino divise in due libri e la tradottione del Quarto dell'Eneide di Virgilio del medesimo autore, a cura di Francesco Antonio Rossi, Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1624, pp. 27-28
Compilatore Rossini Francesco
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