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Mittente |
Quattromani Sertorio |
Destinatario |
Costanzo Giovanni Battista |
Data |
28/12/1597 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Cosenza |
Incipit |
Sono andato a trovare insino a san Giovanni il Maestro Cherubino |
Contenuto e note |
Il Quattromani dichiara di essersi recato a San Giovanni [il convento napoletano di San Giovanni a Carbonara] per promettere al padre Cherubino [Veronese], secondo il desiderio del destinatario della lettera, Giovanni Battista Costanzo [arcivescovo di Cosenza], le osservazioni da lui stesso formulate sopra il "Petrarca del Castelvetro" ['Le rime del Petrarca brevemente esposte per Lodovico Castelvetro', Basilea, Pietro de Sedabonis, 1582]. Ha chiesto tuttavia di poterne prima trarre una copia per sè, da inviare al Costanzo. L'opera è giudicata dal Quattromani piena di errori, imputati alla stampa di Basilea e non al Castelvetro. L'autore ringrazia l'arcivescovo per la protezione concessa ai suoi due nipoti Teseo e Tomaso [Sambiasi] coinvolti in una rissa armata a Cosenza con un uomo della famiglia degli Abbenanti. Il Quattromani dichiara infine di volersi trattenere ancora per qualche mese a Napoli per dare alle stampe i suoi 'Dialoghi dell'Imprese' [perduti], dove potrà rendere omaggio al Costanzo e al "gentilissimo Sig. Fulvio" [probabilmente Fulvio Orsini]. |
Fonte o bibliografia |
Lettere di Sertorio Quattromani gentil'huomo e accademico cosentino divise in due libri e la tradottione del Quarto dell'Eneide di Virgilio del medesimo autore, a cura di Francesco Antonio Rossi, Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1624, pp. 3-4 |
Compilatore |
Rossini Francesco |
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