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Mittente |
Quattromani Sertorio |
Destinatario |
Vecchietti Giovanni Battista |
Data |
20/10/1598 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Io ho qui i dialoghi dell'Imprese, e porterolli meco |
Contenuto e note |
Quattromani afferma di avere con sé il 'Dialogo delle imprese' [opera di Quattromani andata perduta] e che lo porterà a Roma dove sta per recarsi per farlo giudicare da Giovanni Battista Vecchietti. Il giorno successivo giungerà a casa di Quattromani il portalettere di Cosenza e, una volta ricevuto da lui ciò che desidera, Sertorio si metterà in cammino per Roma. Sertorio si aspetta di essere bene accolto a Roma, e non solamente dal Vecchietti e dal fratello Girolamo. Quattromani dichiara poi di attendere che gli arrivi da Cosenza "il libro delle febbri del Sig. Telesio" insieme con "un bellissimo Discorso", sempre del Telesio, a proposito di un fulmine caduto a Castrovillari [si tratta del 'Quomodo febrius faciunt, causis', noto anche come 'De causis febrium', di Bernardino Telesio, e del 'De fulmine': le due opere, rispettivamente del 1586 e del 1583, si possono leggere oggi nell'edizione a cura di L. De Franco dei 'Varii de naturalibus rebus libellis' (Firenze, La Nuova Italia, 1981)]. Sertorio porterà a Roma "tante altre cose antiche e nuove" e non dubita che se Fulvio Orsino (Orsini) venisse a saperlo, desidererebbe averlo tra i suoi servitori. |
Fonte o bibliografia |
Lettere di Sertorio Quattromani gentil'huomo e academico cosentino divise in due libri e la tradottione del Quarto dell'Eneide di Virgilio del medesimo autore, a cura di Francesco Antonio Rossi, Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1624, pp. 23-24. |
Compilatore |
Premi Nicolò |
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