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Mittente |
Morando Bernardo |
Destinatario |
Imperiale (Imperiali) Giovan Vincenzo |
Data |
28/5/1637 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Piacenza |
Luogo di arrivo |
Bologna |
Incipit |
La settimana passata accennai |
Contenuto e note |
Scrive di avere ricevuto le tre copie del ‘Ritratto del Casalino’ [Bologna, Erede di Vittorio Benacci, 1637] e di averlo letto più di una volta. Loda la magnificenza dello stile, la nobiltà dei pensieri, l’abbondanza degli artifici e il decoro con cui ha alluso ai fatti autobiografici, inoltre ammira l’intreccio tra i “discorsi villerecci” e la materia etico-politica. Fabio [Scotti] e Giacomo Gaufrido hanno ricevuto le copie a loro destinate. Quest’ultimo ha riferito che il libro è stato apprezzato anche dal Duca [Odoardo Farnese], il quale “l’ha voluto leggere tutto”. Considerando il risultato, l’esilio si è quasi rivelato una “felix culpa”. Morando è ora intenzionato a condividere il libro con gli amici che “più intendono” e si dice impaziente di leggere i nuovi lavori annunciati nell’opera. |
Fonte o bibliografia |
Renato Martinoni, Lettere di Bernardo Morando a Gian Vincenzo Imperiale, “Studi secenteschi”, XXIV, 1983, p. 206 |
Compilatore |
Beltrami Luca |
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