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Mittente |
Quattromani Sertorio |
Destinatario |
Pascali Scipione |
Data |
25/9/1599 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Cosenza |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
Io ho scritto lungamente al Signor Matthia |
Contenuto e note |
Ha appena terminato di scrivere lungamente a Mattia [Romani] e soffre di mal d'occhi, per cui la sua missiva a Scipione Pascali sarà breve. La sua partenza [da Napoli] è stata rapida perché incontrò per strada "il Signor Conte" [?] che lo "menò con seco ad imbarcare" e non gli permise di salutare Ottavio [Martirano]: chiede dunque al Pascali di provvedere a questo in sua vece. Sta "ponendo in ordine" molti scritti e quando avrà terminato tornerà a Napoli per godere della sua compagnia; prima però vorrebbe far tappa a Roma. Dal momento che il Rosso [Francesco Antonio Rossi] minaccia stragi e uccisioni, il Pascali lo riprenda e gli ricordi di avere rispetto per gli amici. Saluti il marchese di Corigliano [Geronimo de' Monti] e Giovanni Vincenzo [Egidio], al quale Quattromani scriverà quanto prima perchè il suo mal d'occhi "comincia a rallentarsi". |
Fonte o bibliografia |
Lettere di Sertorio Quattromani gentil'huomo e accademico cosentino divise in due libri e la tradottione del Quarto dell'Eneide di Virgilio del medesimo autore, a cura di Francesco Antonio Rossi, Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1624, pp. 166-168 |
Compilatore |
Rossini Francesco |
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