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Mittente |
Quattromani Sertorio |
Destinatario |
Bombini Vincenzo |
Data |
14/11/1561 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Trento |
Incipit |
Io per cominciare da quello, che Vostra Signoria desidera sapere |
Contenuto e note |
Quattromani informa Vincenzo Bombini sui mesi che ha trascorso a Roma: in questo periodo ha letto più di cento volte il Petrarca, ha letto l'Iliade, l'Odissea, le tragedie di Sofocle, Euripide, Senofonte, la Poetica di Orazio e di Aristotele, Macrobio e Quintiliano, tutte letture dalle quali ha tratto molto frutto. Ha poi visto altre operette e composto "molte cosuccie" che sono state lodate dai letterati romani [Matteo Egizio commentando questa lettera riporta qualche nome di questi dotti con cui Sertorio strinse amicizia a Roma: Annibale Caro, Girolamo e Fabio Colonna, Francesco Patrizio, Francesco Bencio, Girolamo Vecchietti, Torquato Bembo, Paolo Manuzio; cfr. M. Egizio, 'Vita di Sertorio Quattromani', Napoli, 1714, p. X-XI]. Esprime quindi il desiderio di vedere il suo intelocutore per imparare da lui molte cose. Nel frattempo prega di informarlo sul suo soggiorno a Trento e sulle vicende del Concilio. In chiusura lamenta il fatto che a Cosenza non c'è nessuno che spenda una buona parola per lui. |
Fonte o bibliografia |
Lettere di Sertorio Quattromani gentil'huomo e academico cosentino divise in due libri e la tradottione del Quarto dell'Eneide di Virgilio del medesimo autore, a cura di Francesco Antonio Rossi, Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1624, pp. 175-176. |
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