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Mittente |
Quattromani Sertorio |
Destinatario |
Martirano Ottavio |
Data |
25/10/1598 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Io ho fatto un raccolto delle orationi, e delle pistole |
Contenuto e note |
Quattromani scrive a Ottavio Martirano di aver fatto una raccolta di molte opere di Monsignor Coriolano [Coriolano Martirano, letterato, antenato di Ottavio]: orazioni, lettere, molte elegie, epigrammi e molti suoi poemi che erano dispersi in vari luoghi. Dice inoltre di aver fatto trascrivere i sette libri della sua 'Iliade' e di volerli dare alle stampe per utilità degli studiosi [si tratta di opere manoscritte di Coriolano di cui Quattromani progettava la pubblicazione, poi non realizzata: si veda F. Pometti, 'I Martirano', in Atti della R. Acc. dei Lincei. Memorie, cl. di scienze morali, stor. e filologiche, s. 5, IV (1896), p. 158. Nel suo scritto 'Di Giano Parrasio e di altri autori cosentini del XVI secolo' (oggi in S. Quattromani, 'Scritti', a cura di F.W. Lupi, Cosenza, Centro Editoriale e Librario - Università degli Studi della Calabria, 1999, p. 260), Quattromani traccia un profilo bibliografico dello scrittore]. Sertorio paragona lo stile di Coriolano a quello di Cicerone. Dice poi di avere intenzione di raggiungere a Roma Ottavio per chiedergli consiglio a proposito del suo progetto di pubblicare gli scritti del Martirano. Infine informa il suo interlocutore che un suo amico, Filippo Domanico, verrà a Roma per dimorarvi qualche anno: per questo lo prega di accoglierlo e riceverlo nel novero dei suoi servitori. |
Fonte o bibliografia |
Lettere di Sertorio Quattromani gentil'huomo e academico cosentino divise in due libri e la tradottione del Quarto dell'Eneide di Virgilio del medesimo autore, a cura di Francesco Antonio Rossi, Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1624, pp. 163-164. |
Compilatore |
Premi Nicolò |
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