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Mittente |
Quattromani Sertorio |
Destinatario |
Pellegrino Orazio |
Data |
12/1600 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Cosenza |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
La lettera di Vostra Signoria de gli 8 di novembre mi fu renduta a 22 |
Contenuto e note |
Quattromani scrive a Orazio Pellegrino che la sua lettera dell'8 novembre gli è giunta solo il 22 dicembre. Lo ringrazia per le medaglie che gli ha mandato, certo che Don Rocco [?] gli ha fatto un buon ufficio, e per gli "agnus Dei" [immagini che rappresentavano l'Agnello di Dio, in cera, in zucchero o anche in materiali preziosi]. Scrive poi che le imprese richiestegli dal Pellegrino sarebbero già pronte ma la morte di Giulio Torelli e di Peleo Ferrai lo hanno a tal punto atterrito da svilire il suo ingegno. Promette quindi che si sforzerà di soddisfare la sua richiesta nonostante il lutto. In chiusura dice di aver fatto le raccomandazioni del Pellegrino al Signor Giulio [Cavalcanti] e al Signor Jacopo [di Gaeta] e che entrambi si raccomandano a lui. [La data della lettera riportata nell'edizione Rossi (17 dicembre) è in contraddizione con il testo della lettera stessa dove Sertorio dice di aver ricevuto la lettera del Pellegrino il 22 dicembre. Nel ms. B.A.V., 'Reg. Lat. 1603', che la riporta alle cc. 426v-427r, la lettera è datata 29 dicembre 1600]. |
Fonte o bibliografia |
Lettere di Sertorio Quattromani gentil'huomo e academico cosentino divise in due libri e la tradottione del Quarto dell'Eneide di Virgilio del medesimo autore, a cura di Francesco Antonio Rossi, Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1624, pp. 154-155. |
Compilatore |
Premi Nicolò |
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