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Mittente |
Borsieri Girolamo |
Destinatario |
Serono Orazio |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
Cavallasca |
Luogo di arrivo |
Milano |
Incipit |
Comanda pur Vostra Signoria ch'io usi un atto di carità |
Contenuto e note |
Orazio Serono aveva chiesto al Borsieri di correggere l'impresa del Bargagli [Scipione?], così come aveva corretto "quella dello Intrepido" e gli aveva inviato anche delle osservazioni riguardo i motti. Borsieri accetta e consiglia di modificare l'impresa sostituendo il motto con "Ut bona tantum" oppure con uno simile di modo che venga rispettato il rapporto di causa ed effetto tra il motto e l'impresa. Borsieri spiega che il risultato sarà forse simile all'impresa che farà per Pietro Carcani, desideroso di lasciare l'arte della scultura per dedicarsi alle lettere: una boscaglia in fiamme col motto "Ut meliora", proprio come è d'uso fare con le brughiere per poter essere seminate. La lettera si conclude con l'attesa da parte del Borsieri di un riscontro del Serono. [La copia d'autore della lettera si conserva in Como, Biblioteca Comunale, ms Sup. 3.2.43, pp. 80-81; Caramel data la lettera tra il 1608 e il 1610] |
Fonte o bibliografia |
Luciano Caramel, Arte e artisti nell'epistolario di Girolamo Borsieri, in Contributi dell'Istituto di Storia dell'arte medioevale e moderna, Milano, Vita e Pensiero, vol. I, 1966, p. 111. |
Compilatore |
de Liso Alessandra |
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